LE REGOLE PER LA RACCOLTA E UTILIZZO DELLE PIANTE SPONTANEE COMMESTIBILI
La raccolta delle piante alimurgiche (le piante spontanee commestibili) è affascinante, ma bisogna stare attenti!
Ecco le regole per mangiare piante spontanee commestibili (le c.d. piante alimurgiche) secondo Robin Harford.
La traduzione è mia, quindi ... siate comprensivi...
QUI L'ARTICOLO COMPLETO (IN INGLESE):http://www.eatweeds.co.uk/safety-guidelines-for-edible-wild…
La prima e fondamentale regola è che ogni pianta commestibile deve essere identificata con certezza del 150%, altrimenti bisogna lasciar perdere.
Tuttavia, anche se abbiamo identificato la pianta con certezza del 150%, però dobbiamo ricordare che ogni sostanza naturale può dare allergia, e che non sappiamo ancora, proprio perchè si tratta di un alimento nuovo, come il nostro corpo reagirà.
Occorre, quindi, fare una sorta di semplice "test di tolleranza":
poichè non sappiamo la reazione del nostro corpo, e prima di mangiarla dobbiamo assaggiarne una piccolo campione.
Inoltre, Robin Harford consiglia di identificare le piante secondo il nome botanico, in latino, perchè in inglese (in italiano per noi) lo stesso nome può essere utilizzato in zone diverse per piante diverse.
Regola 1: accertarsi sempre, parlando di piante commestibili, di quale sia il nome botanico della pianta: es. Taraxacum officinale
Regola 2 : Essere assolutamente certi al 150% dell'identificazione della pianta (e che si tratti di una pianta commestibile) prima di assaggiare una pianta selvatica.
Regola 3: Se avete anche il più piccolo dubbio sull'identificazione della pianta, non assaggiatela. Il motto è: “If in doubt, leave it out”.
Regola 4: Dopo essere sicuri al 150% che avete la giusta pianta commestibile di fronte a voi, procedete con il "test di tolleranza"
Prendete un piccolo pezzo della parte commestibile della pianta (es., una punta di foglia di Taraxacum officinale). Mordetelo per qualche tempo, poi sputatelo. Aspettate un'ora e, se non ci sono reazioni negative, procedete oltre.
Adesso assaggiate un pezzetto più grande della parte commestibile della pianta. Per esempio, nel caso del tarassaco, bollite la foglia e mangiatene un quarto.
Aspettate sempe la solita ora e sentite come state. Se non ci sono reazioni negative, procedete oltre.
Provate un cucchiaio da tavola mischiato in una ricetta adatta allo scopo. Se non vi sono reazioni negative dopo 60 minuti, allora il vostro corpo dovrebbe essere OK per assumere quella specifica parte commestibile in quantità maggiori. Ma andateci piano.
Il "test di tolleranza" deve essere provato SOLO con le piante COMMESTIBILI che siete sicuri di avere identificato correttamente, e non certo con piante sconosciute o non identificate che volete testare se siano edibili o no.
Ecco le regole per mangiare piante spontanee commestibili (le c.d. piante alimurgiche) secondo Robin Harford.
La traduzione è mia, quindi ... siate comprensivi...
QUI L'ARTICOLO COMPLETO (IN INGLESE):http://www.eatweeds.co.uk/safety-guidelines-for-edible-wild…
La prima e fondamentale regola è che ogni pianta commestibile deve essere identificata con certezza del 150%, altrimenti bisogna lasciar perdere.
Tuttavia, anche se abbiamo identificato la pianta con certezza del 150%, però dobbiamo ricordare che ogni sostanza naturale può dare allergia, e che non sappiamo ancora, proprio perchè si tratta di un alimento nuovo, come il nostro corpo reagirà.
Occorre, quindi, fare una sorta di semplice "test di tolleranza":
poichè non sappiamo la reazione del nostro corpo, e prima di mangiarla dobbiamo assaggiarne una piccolo campione.
Inoltre, Robin Harford consiglia di identificare le piante secondo il nome botanico, in latino, perchè in inglese (in italiano per noi) lo stesso nome può essere utilizzato in zone diverse per piante diverse.
Regola 1: accertarsi sempre, parlando di piante commestibili, di quale sia il nome botanico della pianta: es. Taraxacum officinale
Regola 2 : Essere assolutamente certi al 150% dell'identificazione della pianta (e che si tratti di una pianta commestibile) prima di assaggiare una pianta selvatica.
Regola 3: Se avete anche il più piccolo dubbio sull'identificazione della pianta, non assaggiatela. Il motto è: “If in doubt, leave it out”.
Regola 4: Dopo essere sicuri al 150% che avete la giusta pianta commestibile di fronte a voi, procedete con il "test di tolleranza"
Prendete un piccolo pezzo della parte commestibile della pianta (es., una punta di foglia di Taraxacum officinale). Mordetelo per qualche tempo, poi sputatelo. Aspettate un'ora e, se non ci sono reazioni negative, procedete oltre.
Adesso assaggiate un pezzetto più grande della parte commestibile della pianta. Per esempio, nel caso del tarassaco, bollite la foglia e mangiatene un quarto.
Aspettate sempe la solita ora e sentite come state. Se non ci sono reazioni negative, procedete oltre.
Provate un cucchiaio da tavola mischiato in una ricetta adatta allo scopo. Se non vi sono reazioni negative dopo 60 minuti, allora il vostro corpo dovrebbe essere OK per assumere quella specifica parte commestibile in quantità maggiori. Ma andateci piano.
Il "test di tolleranza" deve essere provato SOLO con le piante COMMESTIBILI che siete sicuri di avere identificato correttamente, e non certo con piante sconosciute o non identificate che volete testare se siano edibili o no.